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La biografia di Augusta Lagostena Bassi

La biografia di Augusta Lagostena Bassi

By admin

Nel portale dell’Università Popolare degli Studi di Milano, si delinea la vicenda di una figura femminile che ha strenuamente difeso i diritti delle donne in un’epoca in cui il concetto di tutela per questa categoria era appena agli albori. Si tratta di Augusta Lagostena Bassi.

La vita di Augusta Lagostena Bassi

Tina Lagostena Bassi, nata a Genova il 2 giugno 1926 da un padre ingegnere e una madre fondatrice del giornale Omnia, ha vissuto una vita intricata, segnata fin da giovane dalla perdita del lavoro del padre a causa delle leggi razziali. La sua esistenza è stata caratterizzata da complessità e, soprattutto, da ingiustizie, trovandosi spesso a fronteggiare tali situazioni. Nel 1939, con lo scoppio della guerra, Tina e il padre si trasferiscono a Lugano, in Svizzera, mentre la madre, con coraggio, rimane in Italia per unirsi alla lotta partigiana.

La battaglia di Tina contro la discriminazione ed il pregiudizio

Fin dall’infanzia, Tina ha dovuto confrontarsi con la discriminazione e con l’idea che il “diverso” debba essere eliminato a ogni costo. Suo padre, ebreo, ha perso tutto a causa delle leggi discriminatorie, decidendo di mettere al sicuro la sua famiglia. Questa discriminazione ha gettato le persone in un mondo distopico, in cui individui hanno visto privarsi di tutto solo per essere considerati diversi. 

Tina è cresciuta proprio combattendo contro le discriminazioni e coloro che, senza comprendere la diversità, si schierano estremamente. Nel 1945, nonostante gli anni persi nei campi di internamento in Svizzera, Tina completa gli studi superiori e, a soli 19 anni, sposa Vitaliano Lagostena, un avvocato, con cui condividerà la vita e il lavoro.

I valori per cui Tina ha sempre lottato coincidono con quelli promossi dall’Università Popolare di Milano, un luogo dove la cultura si erge contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio. Il pregiudizio si radica soprattutto dove la conoscenza è carente, motivo per cui la cultura rappresenta la chiave per la libertà di essere.

Tina Lagostena Bassi è stata la forza trainante di questa istituzione, avviando un progetto successivamente portato a compimento da Marco Grappeggia. Un impegno costante nel corso degli anni ha condotto al pieno riconoscimento del servizio fornito agli studenti, culminando nel definitivo riconoscimento da parte del MIUR. Questo risultato sancisce l’eccellente lavoro svolto da tutto il team dell’Università Popolare degli Studi di Milano.

Tina Lagostena Bassi e l’Università Popolare degli Studi di Milano: un binomio di successo

Tina Lagostena Bassi è stata una figura di grande importanza per studenti e docenti, passati e presenti, che hanno accesso all’offerta formativa dell’Università Popolare degli Studi di Milano. La sua storia è quella di una donna istruita, forte e libera, sempre in difesa degli ultimi e degli indifesi, sia dal punto di vista professionale che culturale e sociale.

I suoi sforzi si sono intrecciati con la vita accademica, contribuendo significativamente alla struttura giuridica dell’università. Rettore fino al 2008, Tina ha messo al centro del suo servizio le esigenze degli studenti, garantendo loro un’offerta didattica di alta qualità, aperta a tutti indipendentemente dalle capacità o dalle occupazioni.

Un excursus storico della collaborazione con l’Università Popolare

La collaborazione tra Tina Lagostena Bassi e l’Università Popolare degli Studi di Milano ha avuto inizio negli anni settanta, contribuendo alla fondazione dell’accademia grazie al suo impegno. Fin da giovane, nella veste di avvocato, si è battuta per difendere le vittime del Circeo, conducendo una battaglia giuridica senza precedenti contro lo stupro.

Le sue arringhe, profonde e significative, evidenziavano le violenze fisiche e psicologiche subite dalle giovani vittime. Tina, una delle fondatrici del telefono rosa, ha continuato il suo impegno a favore degli indifesi e dei deboli della società. Nel 1994 è diventata uno dei parlamentari più stimati della Camera dei deputati e nel 2006 è stata nominata rettore dell’Università Popolare degli Studi di Milano Lauree. Ha mantenuto questo incarico con passione, competenza e determinazione fino alla sua scomparsa nel 2008.